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lunedì 9 gennaio 2012

"VOGLIO UNA VITA SPERICOLATA"

GiovanGioacchino Wickelmann (affettuosamente chiamato dalla mamma e dagli amici Tinky Wincky) ha avuto una vita davvero straordinaria: goliardico, giocherellone, simpaticone, frocione, lussurioso zozzone, impavido feticista, gran trombeur di frammenti statuari antichi. Le immagini parlano da sole: turbante in stile Divino Otelma, accappatoio rosa con boa di struzzo in stile Renato Zero prima maniera, sguardo da furbacchione. Nessuna sorpresa se ha fatto la fine che ha fatto. Ma andiamo con ordine: giovanissimo entra nel torbido mondo della Roma neoclassica, popolata all'epoca da cicisbei inglesi dai dubbi orientamenti sessuali, cui faceva capo il più torbido dei torbidi: il cardinale Albani (per gli amici Albachiara per via dei capelli ossigenati), edonista, gaudente epicureo, trombatore mediocre ma gran debitore. Nella sua Villa romana (l'Arcore dell'epoca) si sono consumati i festini più sfrenati e inconfessabili, a base di sesso droga e rock and roll (all'epoca Mozart era il Mick Jagger di noialtri). Le cronache dell'epoca ci riportano tutte le fanfaronate e le cialtronate di cui Wincky si è macchiato: dall'essersi accoppiato con un braccio del Laocoonte all'aver orinato e dato alle fiamme un quadro di Boucher (madonna quanto lo odiava); dall'aver sniffato le ceneri dell'imperatore Adriano allo schianto giù per la scalinata di Villa Albani dopo una corsa in bicicletta senza mani e senza piedi. Berlusconi avrebbe certamente avuto tanto da imparare da questi insuperabili epicurei. Ma il massimo dell'epicureo, del torbido e dello spericolato fu la morte del nostro eroe: una vera morte da rockstar (e qui riportiamo la vera verità): a Trieste perde la testa per un panettiere di Pistoia, prenotano la stanza in un motel, fanno sesso sfrenato per tutta la notte, ma... al mattino la cameriera trova il corpo senza vita del povero Wincky, brutalmente assassinato nella vasca da bagno, tra i mozziconi di sigaretta e le bottiglie di JD vuote. Il panettiere ha sedotto il nostro eroe, lo ha ucciso e lo ha derubato, consegnadolo così alla posterità come la  prima vera grande rockstar del nostro tempo. Grazie Wincky, abbiamo davvero tanto da imparare da te.

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