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Studenti (per lo più fuori corso) in fila per l'esame
di oggi |
Nella vita esistono misteri che non ci sono dati di conoscere, come perchè i pinguini non hanno le ginocchia o qual è l'ingrediente segreto della CocaCola. Oggi vorremmo sollevare una questione che senz'altro interesserà molti studenti universitari, un vero e proprio mistero di quelli alla Cazzenger: perchè mai quando eravamo alla triennale e c'erano gli esami, venivano sempre prima quelli della magistrale, e ora che siamo alla magistrale vengono sempre prima quelli della triennale? Di fronte a questo dilemma anche il teorema di Murphy alza le mani e scuote la testa. Il dubbio mi è venuto stamattina, quando mi apprestavao bel bello a sostenere l'esame di "Sbrilloccologia", ed ero certo che entro la fine della mattinata sarebbe toccato a me. Ventesimo, studente magistrale, fascino del bel tenebroso: voglio dire, tutte le carte giocavano a mio favore. Ma la delusione, eterna compagna delle nostre esistenze, non ha tardato a farsi sentire: la professoressa ha cominciato col fare l'appello, e sebbene fossi certo che non fossimo più di una ventina, stranamente quel numero nella notte tra ieri e oggi dev'essere lievitato misteriosamente, perchè dopo 26 minuti era ancora lì che faceva l'appello: "Abaco, Abadia, Abate, Abbondio...". Io me la sono cavata: la povera Zucchi è stata colta da malore improvviso ed è stata portata via da due volenterosi colleghi. Finito l'appello, la tragica notizia: non c'era una sola lista, ma almeno 4 o 5. La gente veniva pure da Tecnologie Alimentari e Gingillometria a fare 'sto cacchio d'esame. E ovviamente, tra tutte le liste, quale doveva essere la più sfigata? La nostra, ovvero quella che a logica avrebbe dovuto essere in corsia preferenziale! Ma si sa, la vita è imperscrutabile, e le leggi che la dominano lo sono ancor più. Oggi ci siamo, domani no, e una rondine non fa primavera. E son tutte belle le mamme del mondo. E anche basta.
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